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Dott. Alessio Novarelli

Psicologo La Spezia – Assessment Collaborativo – Psicoterapia

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Categoria: Psicologia e Psicoterapia

Articoli su concetti psicologici, psicoterapia, approcci clinici.

Pubblicato il Aprile 28, 2024Maggio 4, 2025

Come scegliere lo psicoterapeuta più adatto?

Non tutti gli psicoterapeuti lavorano allo stesso modo: ecco le 5 macrocategorie (+1) per scegliere meglio!

Cerchiamo di scoprirlo assieme 🔎👤

Scegliere il giusto psicoterapeuta è un passo fondamentale per intraprendere un percorso di crescita e cambiamento. L’Ordine degli Psicologi ha fornito alcune indicazioni utili su questo tema: Come scegliere uno psicoterapeuta. Esistono diversi approcci terapeutici, e capire quale sia il più adatto alle proprie esigenze può fare la differenza. Per aiutarti nella scelta, possiamo suddividere i principali orientamenti della psicoterapia in cinque (5) macrocategorie, più una (1) sesta che li integra.

  • (1) ti senti che il tuo comportamento è guidato da motivi inconsapevoli e vuoi di conseguenza fare chiarezza sulla tua storia evolutiva? Potrebbe interessarti uno pscioterapeuta che ha un approccio Psicodinamico, Psicanalitico, Analitico-Transazionale;
  • (2) ti senti che l’aspetto inconscio non sia rilevante ma pensi piuttosto che sia più interessante cambiare il tuo modo di pensare piuttosto che altro? Potrebbe interessarti uno psicoterapeuta che ha un approccio Cognitivista;
  • (3) ti senti di non voler esplorare il tuo passato ma vuoi semplicemente cambiare il tuo comportamento nell’immediato, nel “qui ed ora”? Potrebbe interessarti un approccio Comportamentista o Strategico;
  • (4) ti senti di voler lavorare a livello delle emozioni senza concettualizzare eccessivamente? Potrebbe interessarti un approccio Gestaltico;
  • (5) ti senti che intendi lavorare a livello familiare e non solo in modo individuale? Potrebbe interessarti uno psicoterapeuta cha ha un approccio Sistemico-Relazionale.

Ti riconosci in più approcci teorici tra quelli appena elencati?

Potrebbe interessarti uno psicoterapeuta che ha un approccio Integrato (ovvero un approccio che si fonda su più costrutti e modelli teorici di riferimento).

Il mio approccio come psicoterapeuta

Personalmente, il mio metodo si basa su un approccio Integrato, che unisce elementi della psicoterapia Psicodinamica (1) e Sistemico-Relazionale (5), per offrire un percorso su misura, capace di tenere conto sia della storia individuale che delle dinamiche relazionali.

Se vuoi approfondire come la terapia può aiutarti a trovare un equilibrio nelle relazioni, ti consiglio di leggere il mio articolo su La giusta distanza in psicoterapia.

Vuoi approfondire o hai dubbi su quale sia l’approccio migliore per te?
Prenota un primo colloquio per esplorare insieme il percorso più adatto alle tue esigenze. Contattami per maggiori informazioni!

Pubblicato il Aprile 17, 2022Maggio 4, 2025

Assessment Collaborativo La Spezia

🟪 🟦 🟨 🟥 🟫

Assessment collaborativo La Spezia: un percorso breve e partecipativo per conoscere meglio se stessi.

assessment collaborativo a La Spezia
Studio di Psicologia – Dott. Alessio Novarelli

🟪 Cos’è l’Assessment Collaborativo La Spezia

L’Assessment Collaborativo a La Spezia è una modalità di intervento psicologico breve (di solito tra 8 e 12 incontri), in cui il cliente è coinvolto attivamente nell’esplorazione della propria storia e del proprio funzionamento personale.

A differenza della classica valutazione psicodiagnostica, questo approccio è già un intervento terapeutico. Si usano test psicologici in modo collaborativo, costruendo insieme nuove chiavi di lettura e possibilità di cambiamento.

🟦 Come funziona?

Si inizia formulando insieme alcune domande importanti, che rappresentano il focus dell’intervento:

  • “Perché reagisco sempre in questo modo?”

  • “Perché mi sento bloccato in certe situazioni?”

  • “Quali risorse ho che non riesco a vedere?”

I test psicologici vengono scelti sulla base di queste domande e discussi non come “giudizio”, ma come strumenti per riflettere insieme.

🟨 Cosa succede alla fine del percorso

Alla conclusione del percorso, si condivide con il cliente un momento di restituzione, sia orale che scritta, attraverso una lettera personalizzata che raccoglie le scoperte emerse e indica le possibili strade future.

A volte l’Assessment è sufficiente da solo. Altre volte può aprire la strada a un eventuale percorso di consulenza o psicoterapia.

🟥 A chi è rivolto

L’Assessment Collaborativo è adatto a:

  • Adulti
  • Coppie
  • Famiglie con bambini
  • Famiglie con adolescenti

È utile quando si attraversano momenti di confusione, disagio, blocco, o si cerca una nuova comprensione di sé o delle proprie relazioni.

Hai dubbi su come scegliere il professionista giusto per te?
👉 Leggi: Come scegliere lo psicoterapeuta più adatto

🟫 Le origini del metodo

Questo approccio è stato sviluppato da Stephen Finn ad Austin (Texas) e si fonda su modelli clinici solidi, come:

  • la fenomenologia
  • la psicoanalisi intersoggettiva
  • la psicologia narrativa

Numerose ricerche ne confermano l’efficacia nel favorire cambiamenti positivi, migliorare l’autostima e la comprensione di sé.

In sintesi, l’Assessment Collaborativo a La Spezia si propone come un intervento psicologico breve, mirato e partecipativo, adatto a chi desidera comprendere meglio se stesso in un contesto clinico empatico e strutturato.

📌 Vuoi sapere se questo tipo di percorso fa per te?
👉 Contattami per una consulenza conoscitiva

oppure

👉 Torna alla pagina “Approccio Clinico”

Pubblicato il Luglio 6, 2020Maggio 4, 2025

Ciò che si vede conta quanto ciò che non si vede

Studio di Psicologia – Dott. Alessio Novarelli – Psicologo, La Spezia

Quello che non è stato trattato aspetta di essere trattato

In questi ultimi anni mi sono molto soffermato a riflettere sul significato di ciò che riesco a vedere e si vede e ciò che non vedo e non riesco a vedere.


Il quadro di Paul Klee intitolato “L’occhio”, ne riassume visivamente il concetto, nel quale è rappresentato un volto non completo, con un solo occhio, un solo lato della bocca e la linea del naso che sembrerebbe dividere in due il soggetto.


Il continuo percorso formativo in ambito psicoterapeutico, ci insegna proprio, dalle parole di Vittorio Cigoli che “Quello che non è stato trattato aspetta solo di essere trattato” e come entrambi tali riferimenti possano integrarsi tra loro nell’ottica del pensiero che:

ciò che si vede e si tratta è in stretta connessione con ciò che non si vede ma che aspetta di essere trattato.

Riuscire a rendere visibile ciò che non è visibile dovrebbe essere sempre più un nostro compito professionale psicoterapeutico.

Pubblicato il Marzo 11, 2020Maggio 4, 2025

🧠 Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra, Psicanalista: differenze e a chi rivolgersi?

Psicologo o psichiatra: chi scegliere

Psicologo o psichiatra? Questa è una delle domande più frequenti per chi sta attraversando un momento di difficoltà. In questo articolo ti aiuto a capire le differenze tra queste due figure professionali, per scegliere con maggiore consapevolezza a chi affidarti.

Spesso ci chiediamo se sia meglio rivolgersi a uno psicologo o psichiatra, ma dipende dal tipo di disagio.

A chi possiamo rivolgerci quando sentiamo il bisogno di un aiuto psicologico?
Questa è una domanda comune, ma la risposta dipende da molti fattori: dal tipo di difficoltà che stiamo vivendo, dalla nostra motivazione e dal tipo di percorso che desideriamo intraprendere.

A volte bastano pochi colloqui, altre volte può essere necessario un percorso di psicoterapia o un supporto farmacologico. In ogni caso, il primo passo può essere una consulenza psicologica, per orientarsi meglio e capire a chi affidarsi.

Vediamo insieme le principali figure professionali dell’ambito psicologico e psichiatrico per comprendere a chi rivolgersi e in quale situazione.


👤 Chi è lo psicologo e quando rivolgersi a lui

Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia, abilitato dopo tirocinio ed esame di Stato, e iscritto all’Albo (sezione A).
Si occupa di prevenzione, diagnosi, sostegno e riabilitazione psicologica.
Può aiutare a comprendere il disagio e a promuovere risorse personali, ma non prescrive farmaci.


🧩 Chi è lo Psicoterapeuta?

È uno psicologo o medico che ha completato una specializzazione quadriennale riconosciuta dal MIUR.
Oltre alle competenze dello psicologo, può effettuare interventi di cura psicoterapeutica.
Lo psicoterapeuta non medico non prescrive farmaci, ma può collaborare con medici e psichiatri.

👉 Se desideri approfondire come orientarti nella scelta, leggi il mio articolo su come scegliere lo psicoterapeuta più adatto.


🔍 Chi è lo psichiatra e quando è necessario

È un terapeuta con formazione specifica in psicoanalisi, solitamente uno psicologo o un medico che ha seguito un percorso formativo psicanalitico.
La sua pratica si basa sulla teoria freudiana e sulle sue evoluzioni.
Elemento distintivo: ha seguito a sua volta un lungo percorso personale di analisi.


💊 Chi è lo Psichiatra?

È un medico specializzato in psichiatria, quindi può prescrivere farmaci e diagnosticare disturbi mentali da un punto di vista medico-biologico.
Spesso lavora in sinergia con psicoterapeuti o psicologi, integrando approcci farmacologici e psicologici.


✅ A chi rivolgersi?

Se hai dubbi, iniziare con uno psicologo può essere la scelta migliore per chiarire la tua domanda d’aiuto.
Una consulenza iniziale può orientarti verso il percorso più adatto, che sia con uno psicoterapeuta, uno psichiatra o un altro professionista.


📩 Vuoi capire qual è il professionista giusto per te?
Contattami per una consulenza: un primo passo può fare la differenza.

Pubblicato il Marzo 11, 2020Maggio 4, 2025

Chi è lo psicologo psicoterapeuta?

Lo psicologo psicoterapeuta è un professionista che, dopo l’abilitazione alla professione di psicologo, si specializza in psicoterapia attraverso una formazione post-universitaria di almeno 4 anni.

L’iscrizione all’elenco degli psicoterapeuti del proprio ordine regionale ne autorizza l’esercizio alla professione.La Legge 56/89 regola l’esercizio dell’attività psicoterapeutica, con l’art. 3:

“L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.

Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica”.

Lo psicologo psicoterapeuta opera per offrire ai pazienti (o clienti) un percorso di diagnosi e cura volto al superamento delle difficoltà psicologiche, siano esse più o meno gravi ed invalidanti.

Il titolo di psicoterapeuta può essere conseguito anche dai laureati in medicina (previa specializzazione presso una scuola di psicoterapia) o dai medici psichiatri.

Tratto dal sito dell’Ordine degli Psicologi della Liguria

Pubblicato il Marzo 11, 2020Maggio 4, 2025

Chi è lo psicologo?

Lo psicologo

Lo psicologo è un professionista che ha conseguito la laurea in psicologia che, dopo aver effettuato un tirocinio professionalizzante, ha conseguito l’Esame di stato ed è iscritto alla “sezione A dell’Albo degli Psicologi.“

La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”

tratto dal sito dell’Ordine degli Psicologi della Liguria.

Definizione della professione di psicologo.

La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Requisiti per l’esercizio dell’attività di psicologo

  • Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di Stato ed essere iscritto nell’apposito albo professionale.
  • L’esame di Stato è disciplinato con decreto del Presidente della Repubblica, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  • Sono ammessi all’esame di Stato i laureati in psicologia che siano in possesso di adeguata documentazione attestante l’effettuazione di un tirocinio pratico secondo modalità stabilite con decreto del Ministro della pubblica istruzione, da emanarsi tassativamente entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Requisiti per l’attività di psicoterapeuta

  • L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.
  • Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica.
  • Previo consenso del paziente, lo psicoterapeuta e il medico curante sono tenuti alla reciproca informazione.
  • Vedi, anche, il regolamento approvato con D.M. 11 dicembre 1998, n. 509.
Pubblicato il Marzo 10, 2020Maggio 4, 2025

Di che cosa si occupa lo psicologo clinico?

1. DENOMINAZIONE E DESCRIZIONE SINTETICA DELL’AREA DI PRATICA PROFESSIONALE

La Psicologia clinica costituisce uno dei diffusi ambiti di ricerca e intervento professionale della psicologia il cui dominio di applicazione concerne i problemi di adattamento, i disturbi di comportamento, gli stati e condizioni di malessere e sofferenza allo scopo di valutarli e prendersene cura con mezzi psicologici per facilitare e sostenere il benessere e lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale delle persone.

In linea con la definizione normativa di psicologo (L.56/1989), la Psicologia clinica si contraddistingue per le teorie, i metodi e gli strumenti di intervento finalizzati alle attività di prevenzione, valutazione, abilitazione-riabilitazione e sostegno psicologico.

Particolare riguardo alla comprensione della domanda dell’utente individuale e collettivo (coppia, famiglia, gruppi, organizzazioni e comunità), alla psicodiagnostica e agli interventi di aiuto e sostegno, compresi quelli strettamente psicoterapeutici (che costituiscono un particolare sottoinsieme di modalità di intervento clinico specialistico mirato a forme psicopatologiche più strutturate).

Quali sono i nuclei tematici della ricerca clinica?

Fra i nuclei tematici di interesse operativo e di ricerca clinica possono esserne esemplificati alcuni come:

  • la prevenzione (primaria e secondaria) del disagio personale;
  • l’identificazione e diagnosi precoce dei rischi psicopatologici;
  • i fattori cognitivi, affettivo-emotivi, psicosociali, comportamentali, di personalità, sociali e culturali che sono all’origine dei disturbi o mantengono la condizione di disagio;
  • le emozioni e la loro regolazione in rapporto a salute e malattia, con specifico riguardo alle disregolazioni affettive;
  • le modalità di gestione clinica di differenti tipi di disturbi individuali, di coppia, familiari e di gruppo; le varie forme di counseling psicologico individuale, di coppia, familiare e di gruppo;
  • il miglioramento dell’efficacia delle tecniche psicodiagnostiche;
  • le modalità di gestione di situazioni di crisi emotiva, relazionale o decisionale insorgenti in vari fasi e contesti di vita;
  • la promozione del benessere psicosociale individuale e nei contesti sociali (asili nido, scuole, famiglia e lavoro);
  • la progettazione di efficaci forme di riabilitazione psicologica e psicosociale;
  • la valutazione dell’efficacia degli interventi di aiuto e dei di programmi di prevenzione e promozione della salute in differenti contesti sociali, ecc..

Quali sono gli obiettivi di intervento della psicologia clinica?

La Psicologia Clinica, per quanto concerne il processo conoscitivo (e diagnostico) su cui fonda i suoi obiettivi di intervento, evidenzia:

  • la centralità di una relazione autentica tra psicologo e utente/paziente;
  • la qualità del setting co-costruito e funzionale alla comprensione e valutazione clinica (anche mediante gli specifici strumenti come il colloquio, inventari e test);
  • la progettazione dell’intervento clinico di cura, intesa non necessariamente come psicoterapia, ma, più in generale, come aiuto alla maturazione di una capacità di comprensione della propria realtà psichica e di uno stile comportamentale e relazionale adattivo e funzionale per la persona.

La psicologia clinica moderna

La Psicologia clinica moderna si fonda sulle evidenze della ricerca scientifica e sull’esperienza clinica e assume un approccio interdisciplinare avvalendosi anche dei contributi conoscitivi delle altre discipline psicologiche (in particolare, Psicologia cognitiva, Psicologia dinamica, Psicologia della Personalità e differenziale, Psicopatologia, Neuropsicologia clinica, Psicologia sociale e dei gruppi, Psicometria) e non psicologiche come l’epidemiologia, la fisiologia, la ricerca valutativa, la sociologia sanitaria, ecc.

Le collaborazioni professionali

Nell’attività lavorativa quotidiana psicologo clinico collabora con altre figure professionali che operano nel campo socio-sanitario come, ad esempio, medici di base, pediatri, psichiatri, neurologi, logopedisti e altri tecnici della riabilitazione, infermieri, dietologi, assistenti sociali, ma anche con genitori e familiari degli utenti e con altri professionisti operanti in altri ambiti di interesse come il giudice, l’avvocato, l’insegnante, il pedagogista, l’educatore professionale.

Le applicazioni della psicologia clinica nei vari contesti di vita

Le competenze e gli strumenti offerti dalla psicologia clinica trovano applicazione nei vari contesti di vita nei quali ci si occupa del benessere psicologico dell’individuo, del gruppo, delle organizzazioni e della comunità e danno origine a sottoinsiemi disciplinari che stanno emergendo come ambiti professionali, più o meno autonomi, per il lavoro dello psicologo.

Ci si riferisce, ad esempio:

  • alla Psicologia clinica dello sviluppo (focalizzazione su alcune fasi del ciclo di vita come l’infanzia, l’ adolescenza, la gravidanza, la genitorialità e approfondimento mirato su temi di rilevanza professionale come: la psicopatologia dello sviluppo, la psicodiagnostica, i disturbi della personalità, la psicoterapia, la neuropsicologia dello sviluppo, il ritardo mentale e i disturbi dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e della comunicazione, l’handicap, la riabilitazione e prevenzione del rischio psicosociale);
  • alla Psicologia gerontologica (focalizzazione sulla terza età e la presa in carico dell’anziano; sulle sue problematiche cognitive, affettive e comportamentali tipiche; su specifici processi di riabilitazione cognitiva e affettiva; sulle diverse forme di demenza; sul mantenimento e prevenzione di patologie psicogeriatriche, ecc.);
  • a quella della salute (prevenzione e benessere, salute, stili di vita);
  • delle dipendenze (tossicodipendenze, gioco d’azzardo, ecc.);
  • giuridico-forense (in particolare, nell’ambito peritale);
  • penitenziaria (interventi in situazioni di restrizione della libertà);
  • a quella delle emergenze (interventi in situazioni di crisi ed eventi traumatici).

2. TIPOLOGIE DI FUNZIONI E ATTIVITÀ PROFESSIONALI CARATTERISTICHE

  • Diagnosi delle caratteristiche di personalità e assessment delle caratteristiche personali, delle risorse psicosociali, dei bisogni e delle aspettative nelle diverse fasi d’età, mediante strumenti quantitativi (inventari, test) e qualitativi (osservazione diretta in situazione, colloqui clinici, intervista narrativa, focus group, ecc.).
  • Scelta o costruzione, adattamento e standardizzazione, somministrazione e interpretazione di strumenti di indagine psicologica funzionali alla sintesi psicodiagnostica (test, inventari e questionari su abilità cognitive, interessi, motivazioni, personalità, atteggiamenti, interazioni di gruppo e sociali, sindromi patologiche, idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni, ecc.) .
  • Assessment del grado di adattamento di un individuo al gruppo o alle comunità di cui fa parte, analisi delle eventuali dinamiche conflittuali interpersonali (di coppia, genitoriali, ecc.) e consulenza per la negoziazione e mediazione di tali conflitti.
  • Ass. delle caratteristiche genitoriali per l’idoneità all’adozione e affidamento.
  • Ass. del grado di imputabilità/responsabilità individuale (interdizioni, inabilitazioni, incapacità testamentaria, ecc.).
  • Assessment delle situazione di maltrattamento e abuso dei minori e proposte di intervento.
  • Valutazione dell’entità dell’handicap e delle capacità residue dal punto di vista neuropsicologico, psicologico e psicosociale.
  • Realizzazione di piani di trattamento calibrati sulla domanda dell’utente (frequenza, intensità durata), monitoraggio della loro attuazione ed eventuale correzione o integrazione.
  • Interventi di psicoterapia, di riabilitazione comportamentale, di rieducazione funzionale e integrazione sociale volti a ripristinare il benessere bio-psico-sociale dell’individuo nelle diverse fasi del suo ciclo di vita (bambini, adolescenti, adulti, anziani), anche nel contesto della famiglia, dei gruppi sociali e delle comunità.
  • Progettazione e realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione genitore-figlio, a ridurre il carico familiare, a sviluppare reti di sostegno e di aiuto con particolare riguardo alle differenti situazioni di disabilità e disagio.
  • Counselling individuale e di gruppo relativo a problemi emozionali, di progettazione di obiettivi e piani di azione, di decisione su alternative scolastico-professionali, di gestione di difficoltà relazionali con i familiari, di comportamenti a rischio e di uso di sostanze psicoattive, ecc.
  • Interventi di sostegno e counselling per minori che hanno vissuto esperienze traumatiche per facilitare una rapida ripresa delle routines e abitudini quotidiane (scuola, gioco e tempo libero, ecc.).
  • Counselling individuale e di gruppo per facilitare la gestione efficace di situazioni stressanti, per prevenire effetti avversi a lungo termine e per un migliore adattamento e qualità di vita.
  • Counselling individuale e di gruppo per la correzione di condotte insalubri e per accrescere la compliance ai trattamenti terapeutici, soprattutto in presenza di malattie croniche.
  • Couns. e sostegno psicologico ai pazienti ospedalizzati, ai loro famigliari ed agli operatori di tali strutture, con specifico riguardo ai percorsi diagnostico-terapeutici per pazienti in particolari condizioni critiche acute e croniche.
  • Attività di empowerment degli utenti portatori di peculiari situazioni di fragilità, vulnerabilità o cronicità e per una migliore autogestione post-ricovero ospedaliero.
  • Valutazione dell’efficacia e dell’appropriatezza dei metodi adottati negli interventi psicoterapeutici e di riabilitazione.
  • Progettazione, realizzazione e valutazione di interventi individuali e di gruppo per la riabilitazione psicosociale e di abilità cognitive e motorie (in bambini, adolescenti, adulti, anziani) e per l’inserimento della persona disabile nell’ambiente sociale e lavorativo.
  • Progettazione, realizzazione e valutazione di interventi sulla tossicodipendenza, alcoldipendenza ed altre forme di dipendenza (gioco d’azzardo, sesso, lavoro, ecc.), nonché interventi di potenziamento della rete sociale di sostegno (partner, genitori, figli, ecc.).
  • Prog., realizzazione e valutazione di strumenti, interventi e programmi per la prevenzione e promozione della salute, per la modifica dei comportamenti a rischio, con specifico riguardo ai contesti educativi, familiari, di comunità residenziali, associativi e lavorativi.
  • Pianificazione, conduzione o supervisione di ricerche cliniche nei vari ambiti di intervento e per differenti tipi di pazienti (bambini, adolescenti, adulti, anziani) e di programmi di ricerca-azione nell’ambito della comunità.
  • Consulenza nella progettazione di strutture per disabili e per l’accessibilità ai disabili di tutte le strutture di uso comune.
  • Supervisione individuale e di gruppo rivolti ai vari operatori della salute per potenziare le competenze comunicative e il funzionamento delle équipe anche nella prospettiva di prevenire il burn-out.
  • Attività di sperimentazione e didattica nell’ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore e ai sensi della L.56/1989.
  • Formazione degli operatori socio-sanitari su emergenze nell’area medico-chirurgica ad elevata complessità, appropriatezza nella personalizzazione delle cure, comunicazione interpersonale e istituzionale, integrazione e lavoro in team, gestione dei conflitti interprofessionali.

3. PRINCIPALI CONTESTI LAVORATIVI E SETTORI DI INTERVENTO

Lo psicologo clinico è un laureato magistrale, abilitato dall’Esame di stato all’esercizio della professione, iscritto all’Albo degli psicologi nella sezione A capace di operare in completa autonomia professionale. Mentre gli orientamenti teorici e parte delle pratiche operative della psicologia clinica possono accomunare tutti laureati in psicologia, i trattamenti psicoterapeutici sono riservati a quei laureati che sono in possesso del diploma di specializzazione in una delle Scuole di Specializzazione di ambito psicologico:

Psicologia clinica, Neuropsicologia, Psicologia del ciclo di vita, Psicologia della salute, Valutazione psicologica e consulenza (counselling).Si inserisce mercato occupazionale dei servizi sanitari, educativi e sociali, pubblici e privati:

1. come dipendenti del SSN nei servizi di psicologia delle ASL (variamente denominati e dislocati anche in differenti Dipartimenti, Reparti ospedalieri, Consultori, Servizitossicodipendenze, Centri di riabilitazione);

2. come dipendente dei servizi educativi e sociali (servizi per l’infanzia, l’adolescenza e lafamiglia) di enti locali territoriali;

3. come socio di cooperative che offrono servizi clinici, sociali, educativi, riabilitativi e diassistenza sanitaria e sociale;

4. come libero professionista (singolo o associato in società di consulenzapluridisciplinare) per l’erogazione di servizi clinici, riabilitativi e di educazione sanitaria nell’ambito degli asili e scuole per l’infanzia, scuole primarie e secondarie, dei Consultori familiari, delle istituzioni assistenziali e di riabilitazione, delle organizzazioni di lavoro e delle comunità (ad esempio, comunità terapeutiche, comunità di recupero tossicodipendenti, residenze per anziani, ma anche servizi di quartiere, farmacie, palestre, associazioni sportive, ecc.);

5. come ricercatore in centri studi e ricerche pubblici e privati e presso l’università.

4. PERCORSI FORMATIVI DI BASE PER ACCEDERE ALL’AREA PROFESSIONALE

Laurea Magistrale LM/51 Psicologia (o lauree equivalenti dell’ordinamento previgente).

5. INDICAZIONI PER L’ACCESSO ALL’AREA PROFESSIONALE

L’inserimento nella professione in quanto Psicologo clinico richiede il completamento della formazione di base (Laurea Magistrale) con il tirocinio professionale svolto nell’ambito dei servizi pubblici (ad esempio, ASL) e privati operando nelle aree professionali tipiche della psicologia clinica.

Data la specificità dei compiti professionali di chi opera negli ambiti clinici e della prevenzione e promozione della salute, la partecipazione a Corsi di Alta formazione o Master Universitari nello stesso ambito risulta particolarmente indicata anche rispetto alla necessità padroneggiare le tecniche operative della psicologia clinica e di possedere conoscenze sui sistemi e le politiche socio-sanitarie.

Per l’assunzione nel Servizio Sanitario Nazionale (oltre che per lo svolgimento delle attività professionali di tipo psicoterapeutico in ambito privato o pubblico) si richiede obbligatoriamente il possesso del diploma di una delle della Scuole di Specializzazione che conferisce uno dei seguenti titoli di specialista in: Psicologia clinica, Neuropsicologia, Psicologia del ciclo di vita, Psicologia della salute, Valutazione psicologica e consulenza (counselling).

In particolare, solamente la scuola di specializzazione dedicata allo sviluppo di competenze in psicologia clinica conferisce il titolo di Specialista in Psicologia clinica.

tratto dal sito dell’Ordine degli Psicologi della Liguria

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